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Accredia: grazie ai «Cam» Italia leader in Europa per gli appalti ecosostenibili

di Q.E.T.

L'Italia è il paese leader dell'Unione europea sulle politiche relative all'applicazione
del «Green Public Procurement», l'insieme di norme europee sugli appalti pubblici «verdi». A riscontrarlo è uno studio dal titolo «L'economia circolare nelle politiche pubbliche. Il ruolo della certificazione» realizzato dall'Istituto di Management della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa in collaborazione con Accredia e presentato oggi a Roma in occasione dell'assemblea dell'ente unico nazionale di accreditamento.

Il tratto distintivo del nostro paese - primo in Europa e terzo nel mondo dopo Cina e Giappone per numero di aziende certificate sotto accreditamento nei sistemi di gestione
ambientale (oltre 22.000)- «è l'aver reso obbligatorio, nei bandi di gara, il richiamo ai criteri ambientali minimi per quelle categorie di forniture e affidamenti di servizi e lavori coperte dai decreti del ministero dell'Ambiente», si legge nello studio.

Sugli appalti pubblici ecosostenibili, «abbiamo con piacere registrato i grandi passi in avanti compiuti dall'Italia che è ormai un paese di riferimento», ha commentato il presidente di
Accredia, Giuseppe Rossi, sottolineando che la decisione del legislatore europeo di ricorrere alle certificazioni accreditate per verificare le caratteristiche dei materiali e dei prodotti, così come la conformità del servizio offerto ai requisiti previsti: «è vincente».

Perché il ricorso alle valutazioni di conformità sia realmente efficace nelle scelte di acquisto della Pa «è però necessario che il riferimento alle stesse sia fatto in maniera corretta e
appropriata» ha proseguito Rossi spiegando che per accrescere la competenza tecnica delle stazioni appaltanti, Accredia sta lavorando insieme ad Anac, Conferenza delle Regioni e Consip, per sviluppare attività di formazione ad hoc.

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