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Acquisto traghetti Tpl, ok al Fondo navi da 350 milioni - Gara unica del Comando Capitanerie di porto

di Alessandro Arona

Intesa alla Conferenza Stato-Regioni, giovedì 15 febbraio, sul riparto del Fondo navi da 262 milioni, risorse che insieme al co-finanziamento regionale diventeranno 350 milioni, da destinare all'acquisto di nuovi traghetti, aliscafi e vaporetti (a Venezia) per il servizio di trasporto pubblico verso isole, marine ma anche lacustri e lagunari. Il decreto, in particolare, definisce «i criteri per il riparto tra le Regioni delle risorse per il rinnovo della flotta delle unità navali adibite ai servizi di trasporto pubblico locale».
Il Ministro Graziano Delrio firmerà il decreto nei prossimi giorni.
L'acquisto delle navi sarà effettuato con una gara unica gestita dal Ministero tramite il Comando generale capitanerie di porto, sulla base delle caratteristiche dei mezzi richiesti dalle Regioni. Unica eccezione i vaporetti e traghetti della laguna di Venezia: in questo caso la gara sarà gestita dalla Regione Veneto.

Ai finanziamenti statali, che provengono dal Fondo Investimenti (comma 140 legge di Bilancio 2017), si aggiungono co-finanziamenti regionali pari al 25% del totale. Questa la ripartizione tra le Regioni, in ordine di importo: 1) Sicilia 73,513 milioni dallo Stato, 98,018 con il co-finanziamento regionale; 2) Veneto 67,356 mln, in tutto 89,808; 3) Campania 64,046 dallo Stato, in tutto 85,395; 4) Toscana 21,735 mln, con i soldi regionali 28,981; 5) Sardegna 15,202 milioni, totale 20,270; 6) Lazio 13,925 mln, in tutto 18,567; 7) Lombardia (laghi) 4,425, in tutto 5,901; 8) Friuli Venezia Giulia 1,573 mln, in tutto 2,097; 9) Emilia Romagna 381.930 euro, in tutto 509.240; 10) Piemonte (laghi) 253.098, in tutto 227.464; 11) Liguria 234.637 euro, in tutto 312.849.

«Per la prima volta - sottolinea il ministero delle Infrastrutture - vengono messe a disposizione risorse per il Tpl marittimo, lacuale, lagunare e fluviale». Le risorse statali sono, di preciso, 262.648.951 euro, e sono destinate all'acquisto di nuove unità navali utilizzate per i servizi di Tpl marittimo, lacuale, lagunare e fluviale di competenza regionale che: 1) collegano come unico mezzo uno o più comuni; 2) siano effettuati in modo continuativo o periodico con offerta indifferenziata al pubblico e con orari e itinerari prestabiliti, secondo modalità imposte o concordate con le autorità competenti; 3) hanno tariffe determinate o approvate dalle autorità competenti.

Saranno finanziate unità navali con le seguenti caratteristiche: 1) unità ro/ro passeggeri (traghetti per trasporto auto e/o passeggeri), comprese le unità veloci, rispondenti alla normativa internazionale, comunitaria e nazionale applicabile e che rispettino i limiti di emissioni previsti dal 2020 dalla Direttiva 2012/33 UE ovvero dal Regolamento 2016/1628/UE; 2) unità adibite al servizio di trasporto pubblico nella laguna di Venezia, rispondenti alla normativa nazionale e che rispettino i limiti di emissioni previsti dal 2020 dalla Direttiva 2012/33/UE ovvero dal Regolamento 2016/1628/UE. Le risorse sono ripartite tra le Regioni sulla base delle "corsa-miglio" effettuate in ciascuna Regione nel 2015 e ponderate in relazione alle classi dimensionali dei mezzi, per tener conto del diverso costo dei mezzi utilizzati per effettuare il servizio.

Sono ammessi a finanziamento interventi di refitting (risistemazione di mezzi esistenti) per un importo fino al 15% delle risorse assegnate alla singola regione, ovvero per un importo fino a 3 milioni di euro per le regioni che hanno un contributo statale inferiore a 5 milioni. Per quanto riguarda le modalità di acquisto, il Mite e le Regioni hanno concordato la modalità della «gara centralizzata», individuando come stazione appaltante il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che si avvarrà del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto quale centrale di committenza, sulla base degli elementi istruttori forniti dalle regioni beneficiarie dei contributi per le unità navali. Per i vaporetti e altri servizi lagunari, vista la particolarità, per il loro acquisto sarà responsabile la Regione Veneto.

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