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Porti, primo sì al decreto correttivo della riforma 2016: più poteri alle Autorità

di E.T.

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione Marianna Madia e di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze Pier Carlo Padoan e del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Graziano Delrio, ha approvato in esame preliminare lo schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 4 agosto 2016, n. 169, la riforma dei porti.

Lo schema di decreto detta misure integrative e correttive al decreto legislativo 169/2016 ad un anno dalla sua entrata in vigore nel rispetto dei principi e criteri direttivi della delega relativamente alla riorganizzazione, razionalizzazione e semplificazione della disciplina concernente le autorità portuali, con particolare riferimento alla governance e alla semplificazione.

I punti di maggiore interesse riguardano:
Nuova classificazione dei porti.
Si prevede una riqualificazione dei porti introducendo, rispetto all'attuale, un criterio più snello e semplificato. Vengono, pertanto, previste tre sole categorie:
- Porti finalizzati alla difesa militare e alla sicurezza dello Stato;
- Porti commerciali di rilevanza internazionale o nazionali costituenti nodi delle grandi reti dei trasporti e della navigazione;
- Porti di rilevanza interregionale e regionale nei quali le Regioni esercitano funzioni gestorie.

Adeguamento delle funzioni del Presidente dell'Autorità di Sistema Portuale in materia di governance del lavoro portuale.
Allo stesso sono prevalentemente trasferite le funzioni che prima erano svolte dall'Ente gestore. In particolare:
-Il Presidente adotta il Piano dell'organico del porto dei lavoratori delle imprese di cui agli articoli 16, 17 e 18 della legge 84/94 sulla base dei piani di impresa, degli organici e del fabbisogno lavorativo comunicati da dette imprese;
-A queste si affiancano le funzioni che il Presidente può adottare circa le misure di politiche attive del lavoro indirizzate a migliorare i fattori di criticità del mercato del lavoro tramite dei piani. Tali piani hanno per oggetto:
1) la formazione professionale per la riqualificazione o la riconversione del personale interessato;
2) eventuali misure di sostegno al reddito volto ad accompagnare , per un periodo massimo di cinque anni, i lavoratori interessati ai trattamenti previdenziali di legge;
3) la ricollocazione del personale inidoneo a ciascuna delle mansioni previste e richieste nell'ambito della fornitura del lavoro portuale.

Estensione del decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39 ai membri del Comitato di gestione dell'AdSP .
E' previsto che ai membri del Comitato di gestione si applichino le disposizioni vigenti in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico. Si prevede, inoltre, che il Comitato di gestione sia comunque regolarmente costituito con la metà più uno dei componenti.

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