Imprese

Ferrovie, parte la nuova era Intercity: +16% nei posti e + 7% nel numero di treni

di Giuseppe Latour

«Era un malato terminale, ma siamo riusciti ad applicare buone tecniche di rianimazione». Sono le parole con le quali il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio ha salutato ieri mattina a Roma la firma del nuovo contratto per il servizio ferroviario universale che apre alla nuova era degli Intercity. Un accordo che, di fatto, è attivo già dal primo gennaio dello scorso anno e che ha dato vita a un primo pacchetto di interventi illustrati dall'amministratore delegato di Trenitalia, Barbara Morgante.

La firma suggella un percorso avviato ormai da alcuni mesi e prevede impegni contrattuali per dieci anni, dal 2017 al 2026. L'intesa era stata raggiunta lo scorso gennaio e aveva sostituito il contratto scaduto nel 2014 e messo in regime di prorogatio. All'epoca c'era il rischio che Trenitalia fosse costretta a tagliare il 40% del servizio, a causa della gestione ampiamente deficitaria. Grazie alle risorse inserite in legge di Bilancio è stato, però, possibile prevedere addirittura un potenziamento dell'offerta e un consistente pacchetto di investimenti sui convogli.

Il nuovo network dei treni Intercity, disegnato in questi primi mesi successivi a quell'accordo, tocca oltre 200 città del territorio nazionale, con 108 collegamenti giornalieri utilizzati da oltre 12 milioni di viaggiatori l'anno. È previsto adesso un incremento dei posti del 16% per gli Intercity giorno e del 7% per l'offerta dei treni Intercity, una maggiore puntualità grazie al nuovo materiale rotabile, nuovi servizi come il pulitore viaggiante e il minibar nelle tratte più lunghe.

Il piano di rilancio prevede anche interventi per oltre 300 milioni di euro che riguardano la conversione dell'intera flotta in convogli reversibili, ossia in treni a composizione bloccata che hanno da un lato la locomotiva e dall'altro una vettura semipilota da dove guidare il convoglio e telecomandare la locomotiva. Proprio oggi, 2 agosto, a Roma Termini, è avvenuto il taglio del nastro e il viaggio inaugurale della prima semipilota che è entrata nell'asset dei rotabili dedicati ai servizi Intercity.

A sette mesi dall'avvio del nuovo contratto, il bilancio vede già l'80% degli Intercity giorno circolanti con ambienti rinnovati e l'introduzione della nuova livrea esterna su oltre il 20% degli Intercity. La regolarità del servizio tocca il 99,87%, con una quota minima di corse cancellate. La presenza del pulitore viaggiante coinvolge già il 30% dei treni.
Per Trenitalia i risultati sono già visibili ai clienti. «Avevamo come obiettivi – ha detto Morgante – il consolidamento dell'offerta, evitando di abbandonare tratte, il miglioramento complessivo della flotta e il miglioramento dei servizi a bordo. Anche se il contratto è stato firmato ufficialmente solo da poco, posso dire che già da gennaio ci stiamo impegnando per rispettare questi impegni».

Il ministro Delrio, invece, ha sottolineato l'importanza strategica della manovra: «Gli Intercity erano un malato terminale e da medico posso dire che abbiamo applicato delle buone tecniche di rianimazione. Adesso spero che diventino un modello di successo come è già stato per le Frecce. Anche perché si tratta di un servizio essenziale nelle città dove non c'è l'alta velocità. Grazie a oltre 100 milioni in più all'anno abbiamo migliorato di molto il servizio».

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