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Servizio idrico/2. Infrazioni Ue sui depuratori vicino alla sentenza: l'Italia rischia multa da 190 milioni

di Giuseppe Latour

opo anni di rinvii a data da destinarsi, la partita delle procedure europee di infrazione sulla depurazione è arrivata ai minuti cruciali. Così, per la prima volta, è finalmente possibile quantificare il danno in arrivo per l'Italia: siamo poco sotto i 190 milioni di euro nel primo anno, tra sanzione forfettaria e multa giornaliera. E 126 milioni di euro all'anno "a regime".

Cifre che rischiano di impattare in maniera molto negativa sugli investimenti, dal momento che lo Stato girerà ai gestori inadempienti le multe e, a loro volta, questi scaricheranno tutto in tariffa: la stima di Utilitalia è che l'impatto si aggiri intorno al 10% degli investimenti potenziali. L'unica speranza è che la condanna arrivi il più tardi possibile, dando tempo all'Italia di recuperare il ritardo, almeno in parte.

Va in questa direzione la nomina del commissario unico nazionale, prevista nelle prossime settimane: dare a Bruxelles un segnale di attivismo. La questione della depurazione, insomma, adesso va letta in stretta connessione con il tema degli investimenti. Al momento – va ricordato - ci sono in ballo tre procedure di infrazione che riguardano tutte le Regioni italiane ma, soprattutto, Sicilia e Calabria: la 565/2010 (80 agglomerati sopra 15mila abitanti equivalenti), la 85/2010 (34 agglomerati sopra 10mila abitanti equivalenti) e la 2059/2014 (817 agglomerati sopra i 2mila abitanti equivalenti). La prima di queste è appena arrivata al culmine: la Commissione europea, nel mese di dicembre, ha chiesto alla Corte di Giustizia Ue di comminarci una sanzione forfettaria da 62 milioni di euro, più altri 346mila euro al giorno. Fanno 126 milioni di euro l'anno, che con la sanzione forfettaria lievitano a quasi 190 nei primi dodici mesi.

Un carico che, secondo Utilitalia, potrebbe pesare per circa il 10% degli investimenti attualmente programmati nel settore. E che potrebbe aggravarsi di molto con l'arrivo delle sanzioni successive: il timore è che siano anche più pesanti della prima, per punire il nostro atteggiamento recidivo. La buona notizia, però, è che per arrivare alla sanzione vera e propria bisognerà attendere la pronuncia della Corte di Giustizia Ue. E che, comunque, Bruxelles può valutare in maniera positiva iniziative del paese in procedura di infrazione, per ammorbidire la pena.

Va, allora, letta sotto questa lente l'istituzione di un nuovo commissario nazionale per la depurazione, inserito nel decreto Sud a dicembre: sarà nominato a breve e – questa è la speranza dell'esecutivo – dovrebbe allentare la morsa di Bruxelles. Avrà a disposizione un arsenale di munizioni piuttosto ricco: una contabilità speciale che ingloberà tutte le risorse messe sul piatto finora per l'adeguamento dei sistemi di fognatura e depurazione (a partire dagli 1,8 miliardi della delibera Cipe n. 60 del 2012); la possibilità di avvalersi delle società in house del Governo, Invitalia e Sogesid su tutte; un albo nazionale dei progettisti, controllato dall'Anac, dal quale bisognerà obbligatoriamente passare per ottenere tutti gli incarichi sotto la soglia del milione di euro. Resta solo da capire quando sarà effettivamente nominato.

Anche se il tema delle procedure di infrazione non riguarda solo il commissario o l'inerzia delle Regioni, ma anche il riordino delle gestioni. L'analisi svolta da Utilitalia sugli 80 agglomerati oggetto della procedura di infrazione C-565/2010 lo dice chiaramente: evidenzia, infatti, come soltanto il 20% di questi ricada in territori dove l'affidamento del servizio idrico risulta conforme alla normativa vigente. Il 40% si trova in territori gestiti in economia dai Comuni e il restante 40% vede la presenza di un'elevata frammentazione verticale nella gestione del servizio idrico, situazioni di affidamenti temporanei in seguito al fallimento del precedente gestore o casi di affidamenti del servizio in fase di completamento. Quando il sistema è stato riorganizzato in modo efficace, insomma, i problemi sono stati quasi sempre superati

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