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Autobus, Delrio firma il decreto: in vista la gara Consip per i primi 255 milioni

di Giuseppe Latour

La gara nazionale Consip per gli autobus si avvicina. Il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio ha, infatti, appena firmato il decreto che attiva la procedura con la quale, per la prima volta, il rinnovo dei mezzi passerà da questo sistema. Ora manca solo il visto della Corte dei conti prima della pubblicazione definitiva e dell'apertura dei termini per le offerte. Per il resto, vengono confermate le indiscrezioni dei giorni scorsi: ci saranno nove lotti per mezzi sia urbani che extraurbani. In questo round saranno messi sul piatto 255 milioni (cofinanziamento incluso) per acquistare 1.600 veicoli, che si aggiungeranno ai 615 milioni stanziati a dicembre, sempre per gli autobus, per le gare gestite dalle Regioni.

Dopo il passaggio in Conferenza unificata, completato a fine 2016, la firma del ministro chiude l'iter prima della pubblicazione in Gazzetta ufficiale: manca solo il visto della Corte dei conti, atteso a giorni. L'obiettivo della nuova procedura è dare una mano a Regioni e società di Tpl che hanno problemi a gestire procedure così complesse, aumentando i risparmi e abbattendo i contenziosi. Per le forniture di autobus ci saranno a disposizione fondi statali dedicati agli acquisti di bus e, in più, una quota di cofinanziamento minimo assicurata da ogni governatore. La disponibilità attuale del Fondo acquisti è di 150 milioni per il periodo 2017-2019, ai quali vanno aggiunti altri 35,5 milioni di cofinanziamento ogni dodici mesi: il totale è di 255 milioni di euro. Una cifra che è in grado di garantire l'acquisto di circa 1.600 mezzi. In prospettiva, però, la potenza di fuoco del fondo è destinata a crescere.

L'ultima legge di Bilancio, infatti, ha già messo sul piatto finanziamenti per 3,7 miliardi, in grado di alimentare queste gare centralizzate fino al 2033. Nel 2019, per la precisione, lo stanziamento sarà pari a 200 milioni, mentre tra il 2020 e il 2033 arriveranno 250 milioni ogni dodici mesi. Tutto questo denaro sarà utilizzato attraverso una centrale unica di committenza, identificata dal decreto in Consip, che bandirà una gara basata su nove lotti: sei per mezzi urbani e tre per gli extraurbani.

I lotti sono divisi per lunghezza dei veicoli, ma anche per tipologia di alimentazione: contemplano bus elettrici, a gasolio, ibridi benzina-elettrico e a metano. Tutti devono garantire la più recente classe di emissione disponibile e un equipaggiamento standard che, tra le altre cose, comprende un dispositivo di conteggio passeggeri, la videosorveglianza, un dispositivo di rilevamento della posizione, la predisposizione per il wi-fi.

Per ogni lotto ci sarà un vincitore che, nella sostanza, sarà un produttore in grado di garantire la fornitura massima indicata dal provvedimento. Ogni fornitore firmerà una convenzione con Consip e, a valle di questa, riceverà gli ordinativi dalle singole Regioni. I governatori, poi, comunicheranno al ministero i loro ordini, ricevendo i fondi statali in due tranche: la seconda (pari al 60%) sarà pagata solo al momento del completamento delle forniture. Consip, in questi giorni, sta limando i dettagli tecnici della gara che dovrebbe decollare già nel mese di febbraio.

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