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Aeroporti/2. Fiumicino completa i primi 400 milioni del piano, due miliardi nei prossimi cinque anni

di Francesco Nariello

Opere completate, prossime inaugurazioni e nuovi cantieri ai blocchi di partenza. Di qui alla fine del prossimo anno entra nel vivo il programma di interventi che punta a cambiare il volto di Fiumicino con l'obiettivo di incrementare la capacità dello scalo ed aumentare la qualità dei servizi, sia sul fronte dei terminal che riguardo alle infrastrutture di volo.

Dall'inaugurazione entro l'anno dell'ex Molo C, ormai alle battute finali, all'avvio - nei prossimi mesi - dei lavori per il restyling della nuova area di imbarco A del T1 (terminal Alitalia-Skyteam), fino agli interventi su piazzali, piste, vie di rullaggio. Per lo sviluppo del Leonardo da Vinci, nel quinquennio 2017-2021, Adr mette sul piatto, - in base agli ultimi aggiornamenti dell'Enac - circa 2 miliardi di euro (quasi 300 milioni in più rispetto alle previsioni, legati soprattutto alla sistemazione della zona Est). Ai quali si aggiungono, precisa la società di gestione, i circa 400 milioni di investimenti realizzati e in fase di completamento entro fine 2016: circa il 40% di quanto stanziato per il programma degli scorsi cinque anni (2012-16).

A spingere - ed a rendere in alcuni casi sempre più improrogabili - le spese per l'aumento della capacità e della qualità dei servizi nello scalo capitolino è la costante crescita del traffico: Fiumicino ha superato i 40 milioni di passeggeri nel 2015 e ha registrato una crescita del 3,2% dei flussi tra gennaio e agosto rispetto allo stesso periodo 2015, corrispondente a circa un milione di persone in più. Le ultime proiezioni, vagliate da Enac, stimano il raggiungimento di 65 e 85 milioni di passeggeri per 2030 e 2044 (+2,5% l'anno): una crescita che dovrà necessariamente essere accompagnata - per evitare i disagi già vissuti in passato - da un adeguamento progressivo delle infrastrutture.

I cantieri che chiuderanno entro l'anno
Tra le opere che saranno chiuse nel 2016 c'è l'ex Molo C: entro dicembre - fa sapere sempre il gestore aeroportuale - verrà inaugurata e resa operativa (dopo anni di attesa e diversi cambi di programma, considerando che una prima messa in esercizio, a suo tempo, era stata prevista a cavallo tra 2011 e 2012) la nuova area di imbarco internazionale "E", cui sarà collegato il nuovo molo per il traffico extra-Schengen. Le nuove aree - di circa 90mila mq aggiuntivi - potranno ospitare oltre 6 milioni di passeggeri in più l'anno (con 22 nuovi gate): l'investimento complessivo è stato di 390 milioni (spalmato su diverse annualità). Sempre entro l'anno è prevista la realizzazione della nuova facciata del Terminal 3 (valore 10 milioni), a partire dal progetto architettonico originario degli anni ‘60, e la messa a regime (per novembre) del nuovo sistema di smistamento bagagli presso il T1 (58 milioni).

L'avvio del restyling al Terminal 1
Tra le opere sul fronte airside (importo totale circa 30 milioni per l'anno in corso) rientra l'estensione dei piazzali in area Est dello scalo e degli impianti al servizio degli aeromobili: un intervento propedeutico all'avvio - nei prossimi mesi - dei lavori per la riconfigurazione e ampliamento della nuova area di imbarco A del T1 (Terminal Alitalia-Skyteam) la cui realizzazione è prevista entro il 2019 e che avrà un costo - stima Enac - intorno ai 170 milioni, quota parte dei circa 300 milioni che copriranno tutti gli interventi in area Est (tra cui piazzali, rampe).

Gli investimenti nel 2017
Per 2017, anno durante il quale partirà la fase di sviluppo quinquennale (secondo periodo regolatorio del contratto di programma), che si chiuderà nel 2021, si stima una spesa di circa 330 milioni di euro (sui circa 2 miliardi in tutto il periodo) con il completamento entro i dodici mesi di opere per un valore totale di 98 milioni. Tra gli interventi più prossimi: i lavori al Terminal 5 per aumentare la capacità e la flessibilità operativa dell'aerostazione (14 milioni), la nuova "sotto-stazione elettrica At/Mt" per una maggiore affidabilità, sicurezza e continuità del funzionamento della rete elettrica aeroportuale (13 milioni), opere in airside (nuovi piazzali ovest - 30 milioni; ristrutturazione pista di volo 1 - 10 milioni; interventi sugli impianti di drenaggio delle acque - 10 milioni; nuova Rete elettrica piste di volo - 21 milioni). Senza contare i corposi investimenti nella manutenzione e nella sistemazione delle strutture esistenti.

Il nodo quarta pista
Entro il prossimo quinquennio, in base al contratto di programma, è inclusa anche la realizzazione della quarta pista, opera (da circa 500 milioni, secondo stime Enac) collocata nel quadrante Nord dell'aeroporto - dove è previsto il successivo sviluppo dello scalo - per la quale però non è stata ancora acquisita alcuna autorizzazione sul fronte urbanistico e ambientale.

Lo sviluppo di lungo periodo
Ad oggi, in ogni caso, sono pochissime le certezze per quanto riguarda l'intero progetto di Fiumicino 2, l'espansione verso Nord che punta al "raddoppio" della capacità dell'aeroporto, prevista dal masterplan approvato circa un anno fa, e che prevede l'investimento di circa 6,4 miliardi di euro fino al 2044 (come comunicato da Enac in occasione dell'approvazione del piano pluriennale), anno in cui termina la concessione ad Adr. Anche qui è d'obbligo la cautela: si dovrà infatti passare dalla risoluzione di questioni paesaggistico/urbanistiche e dall'espropriazione di parte dei terreni. Il progetto prevederebbe, tra l'altro, il completamento entro il 2028 del primo blocco funzionale della nuova aerostazione passeggeri e dei nuovi piazzali aeromobili a Nord.

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