Imprese

Autorizzazione paesaggistica, il Governo studia un quadro nazionale per uniformare le norme regionali

di Giuseppe Latour

Uniformare in tutte le Regioni le procedure adottate in materia di autorizzazioni paesaggistiche. Il ministero dei Beni culturali lavorerà a delle linee guida per evitare che, in un settore così delicato, continuino ad esserci difformità sul territorio. La novità è emersa nel corso della discussione dello schema di decreto con il quale il Governo punta a individuare un serie di interventi esclusi dall'autorizzazione paesaggistica, sottoponendoli a procedura semplificata.
Il provvedimento, che tra l'altro elimina l'autorizzazione per gli interventi di miglioramento energetico e sismico, dovrà essere il primo passaggio di un processo di ripensamento più ampio del sistema. In questo senso si sono espressi sia il presidente della commissione Ambiente di Montecitorio, Ermete Realacci che il sottosegretario ai Beni culturali, Ilaria Borletti Dell'Acqua.

Il problema è stato sollevato da Oreste Pastorelli del Gruppo misto, che ha sottolineato come "le importanti misure recate dal provvedimento in esame intervengono su problematiche che interessano il nostro territorio in maniera non omogenea". Sull'autorizzazione paesaggistica ci sono, cioè, delle difformità sulle quali bisogna agire. Per Pastorelli, allora, è "necessario, al fine di dare certezza ai cittadini, realizzare tempestivamente in materia di tutela paesaggistica un quadro di riferimento omogeneo".

L'assist è stato immediatamente colto dal presidente della commissione, Ermete Realacci che ha subito mostrato di "condividere le considerazioni svolte" e ha poi invitato il sottosegretario ai Beni culturali, Ilaria Borletti Dell'Acqua, in qualità di rappresentante del Governo, "a valutare l'opportunità per il ministero di emanare linee di indirizzo che consentano di uniformare sul territorio nazionale talune procedure necessarie per numerose attività di cittadini, istituzioni ed imprese". Una sollecitazione rispetto alla quale il sottosegretario, in pieno accordo con le frasi di Realacci, ha immediatamente ricordato che "uno degli obiettivi dell'Osservatorio sul paesaggio da lei presieduto è proprio quello di uniformare le linee di indirizzo e le procedure adottate nel settore della tutela paesaggistica".


Da Claudia Mannino del Movimento 5 Stelle, invece, è arrivata la richiesta di "snellire, semplificare e rendere omogenee le procedure adottate, anche avviando un serio progetto di digitalizzazione dei molti atti attualmente richiesti in forma cartacea". A questa domanda, il sottosegretario ha risposto che "l'esigenza di avviare un processo di digitalizzazione nel settore è già all'attenzione del ministero". L'unificazione delle procedure e la digitalizzazione, insomma, sono due indirizzi prioritari per il Governo. Intanto, il lavoro sul parere che dovrà analizzare il provvedimento va avanti in commissione. I tempi, però, non saranno brevi. Nell'ultima seduta è stata completata la discussione generale. Nei prossimi giorni si procederà a raccogliere i contributi scritti da parte dei soggetti "che i deputati riterranno utile interpellare, concentrando il confronto all'interlocuzione con il Governo". Solo in una fase successiva si andrà avanti con il parere.

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