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Efficienza energetica con fonti rinnovabili, come scegliere l'incentivo giusto per l'impianto «verde»

di Rosella Antonucci (*)

Il 29 giugno 2016 è stato pubblicato il decreto del ministero dello Sviluppo economico del 23 giugno 2016 di incentivazione dell'energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico, entrato in vigore il successivo 30 giugno ("Decreto Fer").
Come confermato anche da una nota della Presidenza del Consiglio, l'allocazione degli ulteriori fondi disponibili per il settore rinnovabili segue un principio di razionalizzazione, attribuendo maggiori risorse - secondo il rapporto incentivo/potenza - alle tecnologie più innovative e valorizzando - sempre attraverso l'attribuzione di maggiori risorse - gli impianti che sfruttano l'integrazione tra agricoltura ed energia (per esempio biomasse).

Il nuovo decreto sulle fonti rinnovabili
Il decreto Fer ha messo a disposizione, per l'anno 2016, oltre 400 mln di euro per una potenza incentivabile superiore a 1.300 MW. La possibilità di richiedere l'accesso agli incentivi cessa decorsi 30 giorni dal raggiungimento della prima delle seguenti date:
1 dicembre 2016 (o 1 dicembre 2017 per gli impianti ad accesso diretto, i.e. senza necessità di partecipazione alle procedure di asta o registri);
data di raggiungimento di un costo indicativo annuo medio degli incentivi di 5,8 miliardi di euro l'anno.

La scelta dell'incentivo più adatto all'impianto
Il decreto FER prevede diverse modalità di incentivazione per gli impianti di nuova costruzione a seconda della potenza degli stessi: tariffa incentivante onnicomprensiva oppure incentivo.
Tariffa incentivante onnicomprensiva
Tariffa incentivante onnicomprensiva per impianti di potenza inferiore a 500 kW (in caso di potenza inferiore alla nuova soglia di 500 kW possono optare per l'una o l'altra modalità di incentivazione).
La tariffa corrisponde alla somma tra la tariffa incentivante base ricavata per ciascuna fonte e tipologia di impianto dall'allegato 1 al Decreto e l'ammontare degli eventuali premi ai quali ha diritto l'impianto. La tariffa comprende anche la remunerazione dell'energia che viene ritirata dal GSE.
Incentivo
Incentivo per impianti di potenza inferiore a 500 kW e per impianti di potenza superiore a 500 kW ((in caso di potenza inferiore alla nuova soglia di 500 kW possono optare per l'una o l'altra modalità di incentivazione).
L'incentivo corrisponde alla differenza tra la tariffa incentivante base - alla quale devono essere sommati eventuali premi a cui l'impianto ha diritto – e il prezzo zonale orario dell'energia. L'energia prodotta dagli impianti rimane nella disponibilità del produttore.

Come in passato, la tariffa incentivante onnicomprensiva e gli incentivi previsti dal Decreto Fer sono alternativi alle modalità di ritiro dell'energia di cui all'art. 13 del D. Lgs. 387/2003 e all'accesso del meccanismo dello scambio sul posto.
Il decreto Fer, analogamente al D.M. 6 luglio 2012, prevede tre diverse modalità di accesso ai meccanismi di incentivazione, a seconda della potenza degli impianti:
- accesso diretto per impianti di piccole dimensioni;
- iscrizione ad appositi registri per impianti di medie dimensioni;
- aggiudicazione di procedure di asta al ribasso per impianti di grandi dimensioni (>5MW).

I bandi per la partecipazione ai registri e alle procedure d'asta saranno pubblicati dal GSE entro il 20 agosto 2016. Decorsi 10 giorni dalla pubblicazione dei bandi, i soggetti responsabili degli impianti avranno a disposizione:
- 60 giorni per la presentazione delle domande di iscrizione al registro informatico;
- i registri e 90 giorni per la presentazione delle domande di partecipazione alle procedure pubbliche d'asta al ribasso che saranno svolte in forma telematica.

Opportunità di efficienza energetica per il settore immobiliare
Il decreto Fer rinnova un'opportunità, già presente nel precedente D.M. 6 luglio 2012, per la valorizzazione e l'efficienza energetica d'immobili residenziali, industriali o infrastrutturali (quali centri natatori, centri sportivi, ecc.) e consistente nell'installazione d'impianti solari termodinamici a servizio dell'immobile.
Si tratta di una tipologia di centrale elettrica che sfrutta, principalmente, la radiazione solare, accumulandola sotto forma di calore per mezzo di concentrazione solare, per convertirla in energia elettrica. Per questo tipo d'impianti è stato messo a disposizione per l'incentivo un contingente di 120 MW per un valore pari a 98 milioni di euro.
Gli impianti solari termodinamici di piccola taglia (i.e. con potenza fino a 100 kW) possono accedere direttamente ai meccanismi d'incentivazione. Per gli impianti di potenza maggiore sono previste due modalità di accesso agli incentivi: l'iscrizione al registro e l'asta al ribasso, a seconda della potenza degli impianti, rispettivamente se inferiore o superiore ai 5 MW.
Quanto al sistema dell'iscrizione al registro è stato messo a disposizione un contingente incentivato di 20 MW, mentre per la procedura d'asta il contingente è pari a 100 MW.

Il Decreto FER individua, altresì, i requisiti tecnici che tale tipologia di impianti deve rispettare per poter accedere agli incentivi.
Per quanto riguarda la determinazione delle tariffe, per gli impianti solari termodinamici con potenza fino a 250 kW sono riconosciuti 324 Euro per ogni MWh di energia immessa nella rete elettrica mentre, per quelli con potenza compresa tra i 250 kW ed i 5000 kW, vengono riconosciuti 296 Euro/MWh ed, infine, per quelli con potenza superiore a 5000 kW vengono riconosciuti 291 Euro/MW. Inoltre, un regime particolarmente favorevole è previsto per gli impianti che abbiano una frazione di integrazione (ossia, la quota di produzione netta non attribuibile alla fonte solare) compresa tra 0,15 e 0,5 per cui l'incentivo è incrementato di 20 Euro/MWh e per quelli con frazione di integrazione fino a 0,15 per i quali l'incentivo è aumentato di 45 Euro/MWh.
Il periodo d'incentivazione riconosciuto agli impianti solari termodinamici – corrispondente alla vita media utile convenzionale – è di 25 anni. A questo proposito, è utile evidenziare che i costi contenuti di un impianto di medie dimensioni (1 MW) sono ammortizzati, in condizioni normali, già dopo 5 anni di esercizio.

(*) L'autrice è partner di Legance-Avvocati Associati

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