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Metropolitane e tramvie, nei numeri dell'Istat i pesanti ritardi di Roma rispetto alle altre città

di Alessandro Arona

Si riduce complessivamente l'offerta di Tpl (trasporto pubblico locale) in Italia, dai 4.787 posti-km per abitante del 2013 ai 4.423 del 2014: lo rende noto l'Itat, nel suo report annuale sulla Mobilità urbana (dati 2014)
L'offerta resta inoltre fortemente diseguale sul territorio: nelle città del Nord (5.722) e del Centro (4.931) è tra due e tre volte il valore medio del Mezzogiorno (2.163).

Pessima performance per Roma, con 6.940 posti-km per abitante, contro i 14.722 di Milano, seguita da Venezia (11.129), Cagliari (7.105), Brescia (7.069) e poi Roma (6.940). Peggio fanno Torino (5.917), Trieste (5.856), Firenze (5.446), Genova (4.608), Trento (3.825), Bologna (3.808), Bari (2.854), Catania (2.744), Napoli (2.594), Palermo (2.030), Salerno (1.704).

Ma la Capitale ha pessimi risultati soprattutto per le reti su ferro, metropolitane e tram, notoriamente le più moderne e affidabili per gli spostamenti urbani. I posti-km per abitante per tram e metropolitane sono solo 370 a Roma (rispetto ai 438 del 2008), contro i 1.962 di Milano, i 1.277 di Torino, i 422 di Venezia e 642 di Padova, i 655 di Firenze, i 434 di Cagliari.
Peggio, tra le grandi città, fanno Napoli (103), Messina (164).

METROPOLITANE
Solo sette città italiane hanno reti di trasporto urbano su ferro classificabili (in base agli standard internazionali) come "metropolitane".
Queste le città, con i relativi dati dei km di metropolitane per 100 kmq: Torino (10,2), Genova (3,0), Milano (36,2), Bergamo (15,2), Roma (4,1), Napoli (17,6), Catania (2,1).
Colpisce il ritardo di Roma: pur avendo in valore assoluto 52,3 km di linee, rispetto ai 65,7 k di Milano, rispetto alla grande estensione territoriale della città di Roma, e alle grandi distanze tra perieferie e centro, i km diventano solo 4,1/100 kmq, mentre a Milano sono 36,2.
Secondo una classificazione un po' più "generosa", il Ministero delle Infrastrutture attibuisce a Milano 97 km di metropolitane, pari a 75 per milione di abitanti, un dato migliore dei 53 per milione di Londra, poco sotto i 99 per milione di Parigi e i 92 di Madrid. Roma invece ha solo 59 km, pari a 21 km per milione di abitanti. Indietro anche Napoli (22 per milione) e Torino (16 per milione).

TRAMVIE
I capoluoghi con rete tramviaria sono invece 12, con i relativi dati Istat con km per 100mila kmq: Torino 62,4; Milano 88,5; Bergamo 8,0; Venezia 2,4; Rovigo 10,5; Trieste 6,1; Firenze 10,9; Roma 3,8; Napoli 8,9; Messina 3,5; Sassari 0,8; Cagliari 5,6.
Anche in questo caso, come si vede, spicca il ritardo di Roma tra le grandi città, anche rispetto a Napoli.
Anche in valori assoluti (km di rete) il ritardo della capitale è notevole: Roma 49,2 km, Torino 81,1, Milano 160,8.

CORSIE PREFERENZIALI AUTOBUS E ALTRO TPL
Pessima figura di Roma anche sulle corsie prefenziali per i mezzi del trasporto pubblico:
solo 8,5 km per 100 kmq (di cui l'80% in sede protetta), contro i 117,7 km di Torino, gli 11,1 di Genova, i 100,3 di Milano (di cui l'86% in sede protetta), i 28 di Bologna, i 31,0 di Firenze (di cui il 56% in sede protetta), i 20,8 di Napoli (il 75% in sede protetta); i 21,8 di Palermo.

FERMATE AUTOBUS
Circa la densità di fermate di autobus nelle grandi città, numero di fermate per chilometro quadrato), spicca Firenze (53,92 fermate al kmq), poco sopra i 50,6 di Palermo e i 50,63 di Napoli, i 27,26 di Bari, i 26,6 di Siena, i 26,32 di Salerno , i 17,91 di Torino, i 15,5 di La Spezia. Genova ha 10,32 fermate a kmq, Milano13,33, Monza 14,4, Brescia 19,34, Milano 13,33, Bologna 12,25; Roma solo 6,38.

TRAM E METROPOLITANE
Considerando insieme tram e stazioni della metropolitana, il ritardo di Roma è ancora più forte: solo 0,14 fermate per kmq, contro le 5,35 di Torino, 3,56 a Milano, 1,34 a Napoli.

NUMERO AUTOBUS E FILOBUS
Anche nel numero di autobus e filobus per 100mila abitanti Roma è in ritardo: 95,5 mezzi ogni 100mila abitanti, contro i 100,4 di Torino, i 118,4 di Genova, i 103,3 di Milano, i 104, 2 di Brescia, i 1113 di Trento, i 132 di Trieste, i 104,4 di Bologna, i 123,4 di Firenze, ma meglio dei 57,8 km di Napoli, e dei 74,4 di Bari, e i 37,9 di Palermo.

VETTURE SU FERRO
Anche il numero di vetture di tram e metropolitane per 100mila abitanti vede Roma in ritardo: 5,7 vetture, contro le 21,6 di Torino, le 29,8 di Milano, le 7,6 di Padova (sempre ogni 100mila abitanti). Meglio però delle 4,5 vetture/100mila abitanti di Firenze e Venezia, le 4,3 di Napoli, le 2,5 di Palermo .

POSTI-KM OFFERTI DA TRAM E METROPOLITANE
Deprimente ritardo della Capitale anche nei «Posti-km offerti da tram e metropolitana», dati per abitante: solo 370 a Roma (rispetto ai 438 del 2008), contro i 1.277 di Torino, i 1.962 di Milano, i 422 di Venezia e 642 di Padova, i 655 di Firenze, i 434 di Cagliari.
Peggio, tra le grandi città, fanno Napoli (103), Messina (164).

POSTI-KM PER ABITANTE, TUTTE LE LINEE DI TPL
Considerando tutte le modalità di trasporto pubblico (metropolitane, tram, autobus, filobus), a vincere la sfida dei posti-km per abitante è di gran lunga Milano (14.722), seguita (limitandoci alle grandi città) da Venezia (11.129), Cagliari (7.105), Brescia (7.069), Roma (6.940), Torino (5.917), Trieste (5.856), Firenze (5.446), Genova (4.608), Trento (3.825), Bologna (3.808), Bari (2.854), Catania (2.744), Napoli (2.594), Palermo (2.030), Salerno (1.704).

I DATI DI SINTESI (dal comunicato Istat)
Nei comuni capoluogo di provincia, gli autobus del trasporto pubblico locale (Tpl) sono 79 ogni 100 mila abitanti, in leggero aumento sull'anno precedente. I bus "ecologici" (in prevalenza alimentati a metano/GPL) sono il 22,4% del totale.
Crescono le reti di trasporto locale su ferro: +2,6% per il tram, presente in 12 città, e +10,6% per la metropolitana, presente in 7 città, 6 delle quali hanno realizzato ampliamenti negli ultimi 5 anni.
Continua a ridursi l'offerta di Tpl (da 4.787 a 4.423 posti-km per abitante), che resta fortemente diseguale sul territorio: nelle città del Nord (5.722) e del Centro (4.931) è tra due e tre volte il valore medio del Mezzogiorno (2.163).
La velocità commerciale degli autobus del Tpl è di 19,5 km/h, ma scende a 16,6 nei grandi comuni.
Le licenze di taxi attive nei capoluoghi di provincia sono 12,4 ogni 10 mila abitanti (19,5 nei grandi comuni), in lieve calo rispetto al 2012.
La spesa corrente dei comuni capoluogo per il Tpl e i servizi connessi è salita da 97 a 137 euro pro capite (medie annue 2008-10 e 2012-14), mentre si è ridotta la spesa per investimenti (da 68 a 41 euro pro capite).
Torna a crescere la domanda di Tpl (da 190 a 192 passeggeri per abitante), ma resta ancora lontana dai livelli pre-crisi (218 passeggeri per abitante nel 2008).
In tutta Italia, gli utenti abituali di autobus, filobus e tram sono circa un decimo dei residenti di 14 anni e più (15% al Centro, 12% al Nord, 9% nel Mezzogiorno) e poco più di un terzo nei centri delle aree metropolitane.
La soddisfazione per i servizi di Tpl è più diffusa al Nord, mentre al Centro e soprattutto nel Mezzogiorno prevalgono i giudizi negativi; anche nei centri delle aree metropolitane ci sono meno utenti soddisfatti. Gli aspetti più critici sono il costo dei biglietti, la comodità delle fermate e la pulizia delle vetture; i più apprezzati, la velocità e la frequenza delle corse.
Scende per il terzo anno consecutivo, ma resta comunque molto elevato, il tasso di motorizzazione dei capoluoghi di provincia (603 auto ogni mille abitanti).
Per la prima volta dal 2009 aumenta il numero di auto di nuova immatricolazione (+7,5%) e prende quota, pur restando ancora marginale, il mercato delle auto elettriche (tre ogni mille nel 2014).
Sale a 36,5 m2 ogni 100 abitanti la dotazione di aree pedonali, e a 19,4 km ogni 100 km2 la densità delle piste ciclabili. Si estende la superficie delle Zone a traffico limitato (+9,7%) e si diffondono le Zone 30 a traffico pedonale privilegiato, presenti in 66 capoluoghi.
Forte crescita dei servizi di mobilità condivisa: il bike sharing è in 60 città con più di 11 mila biciclette (il doppio del 2011). Il car sharing è in 23 città con oltre 4 mila veicoli: l'ingresso sul mercato dei nuovi servizi a flusso libero ha determinato un boom dell'offerta.
Scende a 4,6 decessi ogni 100 mila abitanti il tasso di mortalità in incidente stradale nei comuni capoluogo (Italia 5,6). Per categoria di veicolo, e considerando i soli conducenti e passeggeri, il tasso è 1,6 per le auto (Italia 2,5), 1,1 per i motocicli e 0,4 per le biciclette.
Tra i pedoni, gli incidenti stradali hanno causato, nel 2014, 1,2 morti e 69 feriti ogni 100 mila residenti nei comuni capoluogo, meno dell'anno precedente, ma molto di più delle corrispondenti medie nazionali (0,8 morti e 29,6 feriti).

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