Imprese

Conto termico/2. Nella prima versione impegnati solo 68 milioni di incentivi

di Giuseppe Latour

Appena 68 milioni di euro di incentivi impegnati, per un totale di 19mila richieste ammesse. È questo il quadro del primo Conto termico, stando all'ultimo report disponibile del Gse, che scatta una fotografia della situazione dello strumento aggiornata al primo maggio scorso, a un mese esatto dalla sua scadenza. Stando a queste cifre, per centrare l'obiettivo fissato con il Conto termico 2.0 (900 milioni in un anno) servirà un deciso cambio di passo.

Tutti i numeri sul vecchio Conto termico sono contenuti nel contatore pubblico del Gse, che ogni mese scatta la fotografia sull'andamento dello strumento e consente, così, di visualizzare in tempo reale i principali dati sull'evoluzione degli incentivi introdotti dal Dm 28 dicembre del 2012. Anche se va precisato che il contatore è focalizzato sulla procedura di accesso diretto agli incentivi.

Al primo maggio 2016, nello specifico, risultano ammesse all'incentivo 19.030 richieste complessive, 655 in più rispetto al mese precedente, per un totale di incentivi impegnati pari a 68,70 milioni di euro, in aumento di 2,3 milioni rispetto al mese precedente. Di questo denaro 55,42 milioni di euro (in crescita di 1,92 milioni) sono riconducibili ad interventi effettuati da soggetti privati e 13,28 milioni di euro (in crescita di 360mila euro) sono relativi ad interventi effettuati da amministrazioni pubbliche. Quindi, a livello complessivo emerge un impiego molto scarso dello strumento, soprattutto da parte della Pa.

Guardando al solo 2016, l'impegno di spesa annua cumulata è pari a 29,79 milioni di euro, in aumento di 1,2 milioni di euro rispetto al mese scorso. Di questi, 6 milioni di euro sono riconducibili ad amministrazioni pubbliche e 23,71 milioni di euro a soggetti privati. Si tratta di numeri molto esigui, se consideriamo che su base annuale i privati avevano a disposizione 700 milioni di euro, mentre le Pa potevano contare su disponibilità per altri 200 milioni di euro. In totale, 900 milioni di euro.

Si conferma, per gli interventi realizzati da privati, una netta prevalenza dei generatori a biomasse e del solare termico, rispettivamente a quota 6.054 (22,4 milioni di incentivi impegnati) e 12.218 domande (31,7 milioni di incentivi impegnati): da soli rappresentano il 96,6% degli interventi complessivamente realizzati dai privati. Per tutte le altre tipologie di intervento le domande sono pochissime: appena 269 casi per le pompe di calore e 364 per gli scaldacqua. Per quanto riguarda la Pa, invece, 310 domande sono state dedicate ai generatori a condensazione, 129 alle chiusure trasparenti, 136 interventi all'involucro opaco. Solo queste tre categorie hanno totalizzato oltre 11 milioni di euro, quasi tutte le risorse impegnate per la pubblica amministrazione.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©