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Piste ciclabili e trasporti «verdi», l'Ambiente incentiva i comuni con 35 milioni

di Giuseppe Latour

Arrivano 35 milioni per le piste ciclabili e per le iniziative dei Comuni dedicate ai trasporti verdi, come gli sconti sui biglietti degli autobus. Il ministero dell'Ambiente mette in rampa di lancio il decreto per la mobilità sostenibile previsto dal collegato ambientale. Il lavoro sul provvedimento, infatti, è stato appena chiuso dai tecnici del ministro Gian Luca Galletti e il testo è stato trasmesso al Parlamento. Saranno finanziati progetti dal valore di almeno un milione di euro, presentati da Comuni con più di 100mila abitanti. L'obiettivo è incentivare le amministrazioni a potenziare i loro investimenti sulla mobilità verde.

Il decreto fa parte del pacchetto di provvedimenti previsti dal collegato ambientale (legge n. 221 del 2015) ed è stato tra le misure chiave evocate nel corso della crisi invernale da polveri sottili. A disposizione ci sono 35 milioni di euro per la mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro. Ad accedere ai finanziamenti saranno gli enti locali con una popolazione superiore ai 100mila abitanti, con l'esclusione di quelli che non rispettano i loro obblighi di comunicazione in materia di qualità dell'aria. Ciascuno potrà presentare un solo progetto, anche in associazione con altri enti.

Il cronoprogramma indicato dal decreto prevede che i Comuni avranno tre mesi di tempo per mandare i loro progetti tramite posta elettronica certificata. Entro sessanta giorni, poi, il ministero dell'Ambiente provvederà alla ripartizione delle risorse con un proprio decreto che indicherà anche le quote di cofinanziamento. Il ministero potrà coprire una percentuale compresa tra il 60 e l'80% dei costi totali ammissibili, fino a un massimo di un milione per i Comuni singoli e tre milioni per quelli aggregati. L'importo minimo di cofinanziamento sarà di 200mila euro.

Sulla base di questo provvedimento gli enti dovranno inviare al Governo il programma operativo di dettaglio: si tratta di un requisito fondamentale per incassare il primo 30% delle risorse. Una volta certificato uno stato di avanzamento pari al 25% del progetto, l'ente incasserà una seconda quota pari al 25 per cento. E così via, fino ad arrivare alla rendicontazione finale. Per il monitoraggio e la verifica dell'attuazione dei progetti sarà spesa una cifra pari al 4% delle risorse totali stanziate. In caso di mancata esecuzione, il ministero potrà intervenire per la revoca dei fondi.

Nello specifico, il decreto elenca le tipologie di interventi che potranno essere finanziati: realizzazione di servizi e infrastrutture di mobilità collettiva a basse emissioni, incluse iniziative di piedibus, car-pooling, car-sharing, bike-pooling, bike-sharing, scooter sharing, infomobilità; realizzazione e adeguamento di percorsi protetti per favorire gli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro a piedi e in bicicletta, tra cui le corsie ciclabili e le zone 30 (strade con limite di velocità a 30 chilometri orari); realizzazione di programmi di formazione ed educazione di sicurezza stradale e di guida ecologica; realizzazione di programmi di riduzione del traffico, dell'inquinamento e della sosta degli autoveicoli in prossimità degli istituti scolastici, delle università e delle sedi di lavoro; cessione a titolo gratuito di "buoni mobilità" e concessione di agevolazioni tariffarie relative a servizi pubblici o di incentivi monetari ai lavoratori e agli studenti che usano mezzi di trasporto a basse emissioni; realizzazione di altri progetti finalizzati a promuovere e incentivare la mobilità sostenibile.

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