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Sistri, niente sconti per gli operatori: per arrivare al taglio dei contributi bisognerà aspettare il 2017

di Giuseppe Latour

Per arrivare al taglio dei contributi Sistri bisognerà aspettare il 2017. Per adesso, invece, si prosegue sulla stessa strada degli ultimi anni, senza sconti a beneficio degli operatori. È questo il senso della risposta che il Governo ha dato a un'interrogazione parlamentare sul sistema di tracciabilità automatica dei rifiuti, che sta per essere affidato a un nuovo soggetto.


E proprio questo affidamento sarà il motivo principale di qualche ritardo sul tema della revisione dei contributi. La gara, al momento, è in corso di svolgimento. L'aggiudicazione avverrà per settembre prossimo. Così, non prima del prossimo anno potrà partire la nuova gestione e, quindi, anche il varo di qualche sconto a favore delle imprese.

«Il Governo – premette la risposta - intende tenere fede agli obiettivi prefigurati in materia di Sistri, in particolare la riduzione dei contributi a carico delle imprese, a valle di un processo di semplificazione e rimodulazione dei costi di esercizio del sistema». Secondo la legge, però, i costi derivanti dalla costituzione e dal funzionamento del Sistri sono interamente a carico degli operatori, «mediante il pagamento di un contributo annuale».

Quindi, senza prevedere la riorganizzazione del sistema non è possibile tagliare i costi.
Il ministero dell'Ambiente «sta perseguendo quest'ultimo obiettivo attraverso l'affidamento della nuova concessione Sistri con una auspicata rideterminazione del corrispettivo riconosciuto al concessionario e l'adozione del decreto di semplificazione ed ottimizzazione del sistema». I cardini del nuovo Sistri, allora, sono il decreto di semplificazione e la gara per riaffidare il servizio. La procedura di affidamento avanza con una certa lentezza. Il 26 giugno del 2015 Consip ha pubblicato il bando di prequalifica. La prima fase si è conclusa il 16 ottobre 2015 e il termine per la presentazione delle offerte, inizialmente fissato al 21 dicembre 2015, è stato prorogato a marzo del 2016. Il termine per la conclusione della procedura e l'aggiudicazione della gara scadrà nel mese di settembre 2016.

Quindi, dopo un periodo di affiancamento con il vecchio gestore, il nuovo sistema non andrà a regime prima dell'inizio del 2017. Nel frattempo si lavorerà al decreto ministeriale che, però, «non incide immediatamente sull'entità dei contributi dovuti per il 2016». Il testo è stato inviato lo scorso 4 aprile al ministero della Giustizia per il visto del Guardasigilli ed il successivo inoltro alla Corte dei conti, «adempimenti prodromici rispetto alla pubblicazione in Gazzetta ufficiale e alla sua entrata in vigore, che ragionevolmente si possono auspicare entro maggio». Solo per allora potrà partire la semplificazione, in vista del taglio dei contributi che materialmente avverrà nel 2017.

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