Imprese

Galletti: «A giugno 10 milioni per demolire gli edifici abusivi»

di Giuseppe Latour

Finanziamenti per la demolizione di immobili abusivi al via entro giugno. Insieme al fondo per le iniziative di mobilità sostenibile: car pooling, bike sharing, car sharing. Il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, in risposta a un'interrogazione parlamentare alla Camera, fa il punto sullo stato di attuazione dei 26 decreti previsti dal collegato ambientale, la legge n.221/2015 nella quale il Governo aveva inserito un ampio pacchetto di misure a sostegno dell'economia verde. I primi a partire saranno il fondo da dieci milioni per la rimozione dei fabbricati abusivi e quello da 35 milioni per il sostegno alla mobilità sostenibile, già prima dell'estate. In entrambi i casi, dopo il passaggio in Conferenza unificata, si apriranno chiamate alle quali i Comuni potranno rispondere per presentare le loro domande.

«Il mio ministero - dice Galletti - sta dando la massima priorità agli adempimenti che sono connessi al collegato ambientale, in particolare ai provvedimenti attuativi». In tutta la legge, per la precisione, sono previsti 26 decreti attuativi: alcuni sono in scadenza in questi giorni mentre altri scadranno tra maggio e giugno del 2016. Gli uffici del dicastero di Galletti, in queste settimane, hanno già attivato i lavori su diversi testi. A partire dal credito di imposta del 50% per gli investimenti su siti produttivi per la bonifica dall'amianto: il relativo decreto è programmato per l'inizio di maggio, ma i lavori sono ancora in corso. «Abbiamo avviato un confronto tecnico con il ministero dell'Economia e delle Finanze per elaborare un testo condiviso».

Più avanzato lo stato dei lavori del programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro: 35 milioni di euro saranno destinati a progetti dei Comuni per diretti a incentivare «iniziative di mobilità sostenibile, incluse iniziative di piedibus, di car-pooling, di car-sharing, di bike-pooling e di bike-sharing, la realizzazione di percorsi protetti per gli spostamenti, anche collettivi e guidati, tra casa e scuola, a piedi o in bicicletta, di laboratori e uscite didattiche con mezzi sostenibili, di programmi di educazione e sicurezza stradale, di riduzione del traffico, dell'inquinamento e della sosta degli autoveicoli in prossimità degli istituti scolastici o delle sedi di lavoro, anche al fine di contrastare problemi derivanti dalla vita sedentaria».

Sul punto si sono già tenuti diversi incontri tra il ministero e i rappresentanti dell'Anci, della Conferenza delle Regioni e del ministero delle Infrastrutture. Così, dice Galletti, è stato «elaborato lo schema di decreto ministeriale che definisce e approva il programma, nonché i criteri e le modalità di presentazione dei progetti. La bozza è già stata inviata alla Conferenza unificata che ha indetto una riunione tecnica per il 20 aprile». Dopo l'approvazione della Conferenza, prevista nel mese di maggio, il testo secondo i piani sarà adottato entro il mese di giugno. Per la precisione, ci saranno due decreti: uno per approvare il programma e l'altro per fissare i criteri per le domande.

In fase avanzata anche il lavoro sul fondo da dieci milioni di euro per la demolizione di opere e immobili realizzati in aree a rischio idrogeologico: anche questo dovrebbe scattare a giugno. «È stata già richiesta - spiega ancora il ministro - l'istituzione del relativo capitolo di spesa e stiamo predisponendo i modelli e le linee guida per l'attribuzione dei finanziamenti, tenendo conto delle priorità legate alle criticità delle aree interessate». Anche in questo caso saranno i sindaci a presentare domanda per la concessione dei fondi. Infine, è allo studio anche il provvedimento sui criteri minimi negli appalti pubblici, da inserire nei bandi. «Segnalo - conclude il ministro - che è stata avviata l'istruttoria per la predisposizione del decreto con il quale provvederemo all'incremento progressivo della percentuale nelle specifiche tecniche rappresentate dei criteri ambientali minimi da inserire obbligatoriamente nelle gare di appalto».

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