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Aeroporti, senza contratti di programma entro aprile rischio revoche per le concessioni

di G. La.

Chiudere i contratti di programma entro il mese di aprile. Altrimenti, si materializzerà lo spettro delle revoche delle concessioni. È quanto ha spiegato il presidente di Enac, Vito Riggio nel corso di un'audizione tenutasi ieri presso la commissione Trasporti della Camera sugli investimenti aeroportuali. I piani di investimento dovranno arrivare sul tavolo dell'ente nei prossimi giorni. E, soprattutto, dovranno essere solidi. In alcuni casi, come in quello di Palermo, sembrano mancare i presupposti per realizzare effettivamente le infrastrutture previste.

«Siamo di fronte a una crescita del traffico aeroportuale che, nonostante le notevoli difficoltà, già nel 2014 e 2015 ha avuto un incremento tra il 4 e il 5 per cento. Nel 2015 abbiamo raggiunto i 157 milioni di passeggeri», ha detto anzitutto Riggio. In questo contesto di rinnovata spinta del settore, assumono importanza decisiva le nuove regole. «Abbiamo un piano nazionale degli aeroporti che, in buona sostanza, ha stabilito quali sono gli aeroporti sui quali si punta, anche senza finanziamenti pubblici ma tramite risorse da reperire sul mercato». C'è un grande aeroporto, l'hub di Fiumicino, e un secondo aeroporto che è Malpensa, al quale si aggiunge il terzo aeroporto a valenza internazionale che è Venezia. Fuori da questi tre aeroporti, che derogano alle regole generali, ci sono gli scali ordinari.

Sul fronte dei contratti di programma, Riggio ha portato buone notizie per Roma, Milano e Venezia: «Siamo in linea con i tempi di consegna previsti, a dicembre 2016, per il completamento del molo C a Fiumicino. In linea con i programmi sono anche Sea e Venezia». Più complessa la partita dei contratti di programma ordinari. «È prevista una fase di consultazione tra il gestore e le compagnie che spesso viene portata alle lunghe per rinviare i programmi di investimento».
Comunque entro pochi giorni bisogna chiudere la questione. Enac ha già avviato un calendario di incontri con i gestori perché «entro la fine di questo mese andranno presentati all'Autorità trasporti per la parte tariffaria e a noi per la parte investimenti». Al momento Pisa, Firenze, Bologna, Olbia e Napoli sono già approvati. È in arrivo quello di Torino, insieme a Genova. Anche se Riggio lancia un allarme. «Non è più ammissibile che si presentino piani finanziari non attendibili». L'esempio che cita il presidente Enac è quello di Palermo.

Infine, una nota sulla questione delle gare per le subconcessioni aeroportuali. «Noi avevamo chiesto alle società di adottare procedure trasparenti, poi due sentenze del Consiglio di Stato hanno detto che questi rapporti non hanno natura pubblicistica ma privatistica. Francamente, di fronte al Consiglio di Stato io posso solo ricordare che noi ci eravamo limitati a chiedere non la gara ma procedure trasparenti». Quindi, per Riggio la posizione del presidente Anac Raffaele Cantone presenta forti elementi di dubbio.

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