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Rettighieri (Atac): «Subito 230 autobus, manutenzione metrò, lotta all'evasione»

di Giorgio Santilli

«Subito 230autobus nuovi di cui 150 in leasing e 80 finanziati dalla Regione con i fondi Ue; 58 milioni per la manutenzione straordinaria delle metropolitane A e B, lavorando di notte, per rendere possibile una corsa ogni 2 minuti e mezzo-3; un piano per migliorare linee e treni sulle ferrovie concesse, a partire dalla Roma-Lido, ma anche per la Roma-Viterbo e la Roma-parco di Centocelle. E poi dobbiamo portare a reddito 23 parcheggi dentro Roma e un patrimonio immobiliare stimato in almeno 250 milioni che nella gran parte dei casi oggi non produce nulla».
Marco Rettighieri, una vita nelle Fs, poi nella società della Torino-Lione, da ultimo alla guida dei cantieri Expo, ora che è tornato a Roma per assumere l’incarico di direttore generale di Atac, riparte ancora una volta dagli investimenti, convinto, ora più che mai, che quella sia la leva principale per migliorare il servizio, «cambiare la percezione presso la clientela», risanare i conti. «La più grande azienda di trasporto pubblico d’Italia e la terza o quarta in Europa con un milione di passeggeri giorni, quasi 12mila dipendenti», dice esaltando l’orgoglio aziendale ma sapendo, al tempo stesso, che di tutte le emergenze gravi e le sfide che ha affrontato nella sua vita manageriale questa del «gigante dai piedi di argilla» è forse la più difficile. «Qui serve - dice - un manager strabico, che sappia stare con un occhio sul presente e con l’altro sul futuro». E quando si prova a parlare di strategie lunghe per il futuro, ipotesi di privatizzazioni, accordi strategici con Fs, fa subito un passo indietro dicendo che «sono scelte dell’azionista» ma precisando - anche quando si parla di riorganizzazione interna per snellire la catena di comando e aumentare la produttività - che «noi non abbiamo piani B, Atac deve essere valorizzata».

Ingegner Rettighieri, qual è l’urgenza maggiore oggi per l’Atac?

Gli investimenti sono fondamentali per rilanciare l’azienda, ma la prima cosa da fare è combattere chi non paga il biglietto. È una questione di conti, di possibilità di aumentare i ricavi di alcune decine di milioni di euro, ma è anche una questione di senso civico su cui Roma è impegnata oggi con il commissario Tronca.

Come farete la lotta all’evasione tariffaria?

Stiamo prevedendo squadre volanti di controllori che già abbiamo messo sulla linea 64, quella più importante anche sul piano turistico, e che estenderemo via via alle altre linee. Su un altro fronte, dobbiamo eliminare il biglietto di carta per fare spazio alla biglietteria elettronica. Stiamo partendo con una carta munita da un chip dove il cittadino e il turista potranno caricare quanti biglietti vogliono che potranno obliterare sull’autobus con le macchine contactless. Ma dobbiamo garantire il pagamento con lo smartphone.

Che tempi per i nuovi autobus?

A settembre arriveranno i primi 30 autobus dei 150 messi in gara con la formula del leasing; altri 80 autobus elettrici, a metano o Euro6 saranno finanziati dalla Regione con 20 milioni di fondi europei Por e arriveranno in pronta consegna.

C’è qualcosa che le ha datto particolare soddisfazione in questo primo mese e mezzo?

Ieri, 8 marzo, per la prima volta da 15 anni non è stato rimodulato l’orario e abbiamo fatto tutti i servizi programmati. È il frutto della revisione degli orari di lavoro che abbiamo fatto per macchine e macchinisti.

Quanto ci vorrà a risanare i conti dell’Atac? Che impegno ha preso con l’azionista?

Il bilancio 2015 si è chiuso con una perdita di poco inferiore a 90 milioni, nel 2016 saremo sotto i 30, nel 2017 il pareggio. Ma nel 2016 è già previsto Mol positivo.

Come raggiungerete questo risultato?

Ho della lotta lotta all’evasione che ci offre margini enormi di miglioramento. Poi spese oculate e maxisconti anche attraverso Consip.

Parla di patrimonio e parcheggi da valorizzare. Qual è la situazione.

Abbiamo 32 parcheggi da cui possiamo ricavare 15mila posti auto. Ipotizziamo un coeffiente di riempimento del 60% cinque giorni a settimana a 1,5 euro l’ora.

Quanto vale il patrimonio complessivamente?

Almeno 250 milioni. Ci soo appartamenti sfitti, aree non utilizzate. Ci stiamo mettendo le mani.

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