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Trasporto merci, via al bando per l'erogazione di contributi alle imprese ferroviarie

di Giuseppe Latour

Via al bando per l'erogazione di contributi alle imprese ferroviarie di trasporto merci attive in Abruzzo, Molise, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna e Sicilia. Il ministero delle Infrastrutture ha appena pubblicato il decreto che avvia la procedura per staccare gli assegni a favore delle società. La procedura ha diversi passaggi: prevede una rendicontazione, una risposta del Mit e, alla fine, l'assegnazione materiale dei fondi, che potrà arrivare fino a 100 milioni di euro. Al massimo entro il 30 aprile del 2016.

Il bonus prende le mosse dalla legge di Stabilità 2015 (legge 23 dicembre 2014 n. 190, articolo 1, comma 294) ed è finalizzato alla compensazione dei costi sostenuti per il canone di utilizzo dell'infrastruttura ferroviaria, per il traghettamento ferroviario delle merci e dei servizi connessi, di cui le imprese dovranno documentare la relativa rendicontazione.
Il bando, contenuto nel decreto dirigenziale del 5 febbraio 2016, prevede che le domande possano essere presentate entro il primo marzo del 2016 al ministero delle Infrastrutture, Direzione generale per il trasporto e le infrastrutture ferroviarie. Ad avanzare le loro richieste potranno essere le imprese che hanno svolto nel 2015 servizi di trasporto merci, anche transfrontalieri, con origine o destinazione nelle regioni Abruzzo, Molise, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna e Sicilia.

Le istanze dovranno essere corredate da una rendicontazione dei costi sostenuti per il canone di utilizzo dell'infrastruttura dovuto nell'anno 2015 e degli oneri sostenuti per il traghettamento ferroviario e per i servizi ad esso connessi. Bisognerà, poi, specificare se sono stati percepiti contributi comunitari, statali o regionali analoghi a questo. Con un vincolo: questi contributi non potranno superare il limite del 30% del costo totale sostenuto nel 2015 per il trasporto sulle tratte nazionali oggetto della misura.

Un ruolo sarà affidato anche al gestore dell'infrastruttura, Rfi che dovrà fornire al Mit il dettaglio dei treni/km percorsi, con separata indicazione di quelli relativi a servizi che abbiano comportato il traghettamento dei treni, e relativo costo del canone di utilizzo dell'infrastruttura. In questo modo sarà possibile determinare l'ammontare degli oneri dovuti al gestore dell'infrastruttura da ciascuna impresa ferroviaria, anche per il traghettamento ferroviario e per i servizi accessori connessi.

Il ministero delle Infrastrutture, al massimo 30 giorni dopo avere ricevuto la documentazione, determina il contributo teorico spettante a ciascuna impresa ferroviaria. Tenendo presente, anche in questo caso, che la contribuzione statale complessiva non potrà eccedere il limite del 30% del costo totale sostenuto nel 2015 per il trasporto sulle tratte nazionali oggetto della misura. L'erogazione dei contributi è soggetta alle regole dello stand still, in altre parole è subordinata alla dichiarazione di compatibilità con le norme sul mercato unico da parte della Commissione europea, come previsto dalla disciplina comunitaria degli aiuti di stato. Il denaro alla fine della procedura sarà materialmente trasferito a Rfi che, entro il 30 aprile del 2016, lo girerà alle imprese.

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