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Milleproroghe/2. Resta il doppio binario Sistri: in vigore anche nel 2016 le sanzioni sui rifiuti pericolosi

di Paola Ficco

Sanzioni per l’operatività del Sistri sui rifiuti pericolosi al palo per tutto il 2016. Se ne riparlerà dal 1° gennaio 2017. Anche il contratto tra il ministero dell’Ambiente e la concessionaria Selex Se.Ma Spa, perderà efficacia dal 1° gennaio 2017. A tale società è garantito l’indennizzo dei costi al 31 dicembre 2016. Insomma, sul fronte Sistri il 2016 si presenta all’insegna della continuità con l’attuale sistema. Questo quanto dispone il decreto legge Milleproroghe, approvato dal Consiglio dei ministri il 23 dicembre.

Sotto il profilo sistematico, il Dl milleproroghe, in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, agisce sul testo dell’articolo 11, commi 3-bis e 9-bis, Dl 101/2013 (legge 125/2013) e proroga il sistema già previsto per il 2015: applicazione di tutte le sanzioni previste dall’articolo 260-bis del decreto legislativo 152/2006 a decorrere dal 1° gennaio 2017, escluse quelle previste ai commi 1 e 2 (omessa iscrizione e omesso pagamento del contributo «nei termini previsti», già applicabili dal 1° aprile 2015 ove dovuti).

Si conferma, così, un doppio regime teso anche a “fare cassa” perché l’articolo 11, comma 9-bis, ora novellato dalla proroga, dopo aver stabilito che «il termine finale di efficacia del contratto» relativo al Sistri risiede nel 31 dicembre 2016 e prevede che alla concessionaria Selex Se.Ma Spa «è garantito l’indennizzo dei costi di produzione consuntivati sino al 31 dicembre 2016, ... nei limiti dei contributi versati dagli operatori alla predetta data». È prevista «la valutazione di congruità dell’Agenzia per l’Italia digitale» ma, se le sanzioni sull’omessa iscrizione e contributo fossero scattate dal 1° gennaio 2017, le disponibilità sarebbero state minori. Rimane pendente il ricorso dinanzi al Tar Lazio presentato da Selex Se.Ma e che contesta al ministero dell’Ambiente la legittimità di requisire il Sistri realizzato dalla Selex senza riconoscerle il valore dell’investimento da questa sostenuto in quasi sei anni di attività e non recuperato (prossima udienza 4 aprile 2016).

Un pasticcio del quale le imprese continuano a subire le conseguenze. Infatti, gli obbligati al Sistri, oltre a pagare, sopportano doppi adempimenti di tracciabilità. Questo perché, fino alla fine del 2016 continuano ad applicarsi regole e sanzioni relative al registro di carico e scarico e al formulario come previste dal decreto legislativo 152/2006 nella versione vigente prima della riforma intervenuta con il decreto legislativo 205/2010. Anche per tutto il 2016, dunque, le imprese obbligate al Sistri dovranno seguire il regime del “doppio binario”: compilare e conservare le scritture tradizionali (registri, formulari e Mud) e assolvere gli obblighi imposti dal Sistri.

La proroga lascia sul tavolo irrisolti i problemi già segnalati dalle imprese. Resta, poi, la questione del disallineamento tra norme, istruzioni operative e indicazioni fornite dal “call center”. A tacere dell’inesigibilità di alcune condotte (per esempio deposito temporaneo del produttore o procedura di emergenza per interruzione Sistri).

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