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Trenitalia, nominato il nuovo vertice: Morgante amministratore delegato

di Giorgio Santilli

Barbara Morgante è il nuovo amministratore delegato di Trenitalia, la società per i servizi di trasporto ferroviario del gruppo Fs. Il neoamministratore del gruppo, Renato Mazzoncini, ha deciso, come era nelle previsioni, per una discontinuità archiviando l’era di Vincenzo Soprano e chiamando però alla guida della società-chiave del gruppo un'altra “morettiana” doc che negli ultimi anni ha avuto un ruolo centrale nel risanamento e sviluppo del gruppo dalla posizione di direttore delle strategie di holding. Quanto a Soprano, ex enfant prodige del gruppo morettiano, cui si deve buona parte del merito del successo dell'Alta velocità, la sua stella era in declino già da quando gli era stato preferito Michele Elia per la successione a Moretti e la parabola si è confermata con la scelta di Mazzoncini. Il formale ringraziamento contenuto nella nota di ieri conferma la freddezza del nuovo vertice Fs.

L’assemblea di Trenitalia ha nominato anche gli altri quattro consiglieri: Tiziano Onesti, che fa il salto alla presidenza della società dopo 18 mesi nel collegio sindacale della holding, Paolo Colombo, Marco Gosso e Maria Rosaria Maugeri. La prima riunione del nuovo consiglio di amministrazione di Trenitalia è stata convocata per mercoledì 23 dicembre: Morgante, come amministratore delegato e direttore generale, avrà tutte le deleghe operative. Morgante, che è consigliere di Trenitalia dal luglio 2012, lascerà l’incarico di direttore centrale strategie, pianificazione e sistemi di Ferrovie dello Stato Italiane che ricopre dal 2008. L’assenza di dirigenti di punta della holding nel cda di Trenitalia viene indicata da Fs come scelta di forte autonomia manageriale della società rispetto alla holding.

Una nota del gruppo conferma che la principale missione affidata al nuovo cda è il rilancio del trasporto regionale in chiave di integrazione ferro-gomma e il risanamento dell'area cargo e logistica, sfide fondamentali non solo per irrobustire un conto economico oggi valorizzato solo dal business dell’Alta velocità, ma anche per recuperare qualche punto sulla scala del consenso politico-sociale per un'azienda martellata dalle critiche dei pendolari e delle imprese per i servizi forniti. «L'ingresso nel cda - spiega la nota - di Colombo, presidente di Busitalia, e di Gosso, amministratore delegato di FS Logistica, conferma l'intenzione del Gruppo FS di concentrare i propri sforzi nella razionalizzazione e nell'efficientamento dei settori trasporto locale su ferro e su gomma e logistica/trasporto merci».

Senza trascurare, ovviamente, il consolidamento e l’ulteriore sviluppo dell’Alta velocità, polmone e motore del progetto di quotazione in Borsa del gruppo. Fra gli altri obiettivi, sul versante del rapporto del governo, la riscrittura del contratto di servizio per la lunga percorrenza e la preparazione alla nuova stagione di gara nel trasporto regionale, che sarà avviata con la legge allo studio del ministro dei Trasporti, Graziano Delrio.

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