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Porti/2. Varato il piano triennale a Taranto, in cantiere opere per 86 milioni nel 2016

di Domenico Palmiotti

L'Autorità portuale di Taranto mette in cantiere nuovi lavori col piano triennale e porta per il 2016 a circa 500 milioni il totale delle risorse tra appaltate e impegnate di cui oltre 220 derivate da mezzi propri dell'Authority. Sette le opere che si conta di avviare l'anno prossimo, primo step operativo del piano triennale 2016-2018 approvato dal comitato portuale all'unanimità. Le opere esprimono un valore di 86 milioni e 450mila euro e si aggiungono a quelle per 420 milioni già avviate. Dei sette interventi programmati per il 2016, il più importante riguarda la «rettifica, allargamento e adeguamento strutturale della banchina di levante del molo San Cataldo e della calata 1 del porto di Taranto». L'importo è di 28 milioni di euro. «Il progetto - afferma l'Autorità portuale - si compone sostanzialmente di due interventi».

In particolare per il molo San Cataldo «l'intervento prevede la rettifica del filo banchina esistente che viene allineato con quello dei tratti subito precedente e successivo secondo le indicazioni del piano regolatore portuale con conseguente allargamento della banchina di levante». L'altro intervento è invece «il recupero funzionale completo del molo San Cataldo lato di levante come banchina portuale commerciale pubblica» e «si pone l'obiettivo di reintegrare l'importante funzione svolta dal molo nell'ambito delle attività portuali di Taranto». Inoltre, con un ulteriore progetto da 16 milioni e 900mila euro, si provvederà a ricostruire la testata dello stesso molo, che è una banchina pubblica. Obiettivo dell'intervento, spiega l'Authority, è ripristinare la staticità delle strutture dell'area dichiarata inagibile a seguito dell'erosione provocata dal mare.

Un'altra opera messa in cantiere è la costruzione di una rete di raccolta e collettamento delle acque di pioggia nelle aree comuni del porto e rete idrica e fognante nella zona di levante dello scalo. L'importo è di 18 milioni. «Gli interventi - rende noto l'Authority - consistono essenzialmente nella realizzazione di un sistema di raccolta, trattamento e scarico delle acque meteoriche ricadenti sulle aree demaniali libere (pavimentate o asfaltate) della circoscrizione territoriale dell'Autorità portuale di Taranto». Inoltre si provvederà alla «eliminazione delle vasche di raccolta dei reflui civili esistenti nella zona di levante del porto» e alla «realizzazione di un sistema di convogliamento di tali reflui alla fognatura pubblica», nonchè alla «realizzazione di una rete di adduzione idrica potabile per le utenze esistenti e programmate nella zona di levante del porto».

«L'opera - evidenzia l'Authority di Taranto - è di particolare rilevanza in quanto finalmente il porto adeguerà alla normativa ambientale in materia».

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