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Aeroporto Firenze, il progetto di ampliamento è alla Via (Ambiente), a rischio l'obiettivo 2017

di Silvia Pieraccini

Il decreto di Via (Valutazione di impatto ambientale) sul maxi progetto di ampliamento dell'aeroporto di Firenze potrebbe arrivare dal ministero dell'Ambiente entro l'anno (all'inizio di novembre scadrà il termine per presentare le osservazioni). Dopodiché si aprirà la conferenza dei servizi, convocata dall'Enac, sulla compatibilità urbanistica dell'opera attesa da 20 anni, che prevede la costruzione di una nuova pista di volo destinata a sostituire l'attuale e di una nuova aerostazione destinata ad accogliere fino a 4,5 milioni di passeggeri (previsti nel 2029), cioè il doppio di quelli contati nel 2014 (2,2 milioni con una crescita del 13,6%).

Il valore dell'investimento è di 300 milioni, per metà finanziati dal Governo (50 milioni nel decreto Sblocca Italia, 100 promessi per iscritto dall'ex ministro Lupi prima delle dimissioni) e per l'altra metà da Toscana Aeroporti, la società nata il 1 giugno dalla fusione di Adf e Sat che gestivano gli scali di Firenze e Pisa, quotata in Borsa e controllata dalla Corporation America del magnate argentino Eduardo Eurnekian.

Ma i tempi, ora, sono davvero stretti perché l'obiettivo di Toscana Aeroporti, guidata da un imprenditore molto vicino al premier Renzi come Marco Carrai, rimane quello di completare i lavori per il 2017, in tempo per far atterrare i capi di Stato e di Governo che parteciperanno al G7 previsto a Firenze. Consapevole dei rischi legati a un appalto di queste dimensioni, Carrai nei mesi scorsi ha firmato un protocollo d'intesa con l'Autorità nazionale anticorruzione di Raffaele Cantone per avere assistenza nelle procedure e nei bandi in via di preparazione.

Dunque, anche se scadenze perentorie non sembrano essercene più (inizialmente, nello Sblocca Italia era previsto che gli interventi dovessero essere cantierati entro il 31 agosto 2015, ma il termine è stato spostato per legge, per tutte le opere, al 31 ottobre, e comunque entro quel termine deve essere soltanto inviato il progetto definitivo), quella avviata da Toscana Aeroporti appare davvero come una corsa contro il tempo.
Con qualche ostacolo, visto che il ministero dell'Ambiente nel luglio scorso ha chiesto parecchie integrazioni al masterplan presentato, e che resta ancora da sciogliere il nodo sulla lunghezza della futura pista, prevista in 2.000 metri nel Piano di indirizzo territoriale (Pit) approvato dal Consiglio regionale toscano ma indicata in 2.400 metri dall'Enac per motivi di sicurezza.
Se si considera che per realizzare i lavori di ampliamento dell'aeroporto fiorentino serviranno, come segnala la società, circa 18-24 mesi, si capisce che rispettare la scadenza di fine 2017 sia davverso una sfida ambiziosa.

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