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Trasporto aereo, in estate + 3,9%. Enac: indispensabile il raddoppio di Fiumicino

di Alessandro Lerbini

Più passeggeri a luglio e agosto negli scali aeroportuali italiani. Nel periodo centrale dell'estate i viaggiatori sono stati oltre 34,2 milioni con un incremento del 3,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il consuntivo 2015 tracciato ieri dai vertici dell'Enac è particolarmente positivo grazie all'incremento complessivo del traffico rispetto allo stesso periodo del 2014.
Nei primi otto mesi, l'aumento è stato del 4,5% a quota 106,3 milioni di passeggeri. In Italia 13 aeroporti superano i 3 milioni di passeggeri: Bari, Bergamo, Cagliari, Catania, Ciampino, Fiumicino, Linate, Malpensa, Napoli, Palermo, Pisa, Torino, Venezia. Questi scali, a luglio e agosto, con l'esclusione di Catania che ha registrato una flessione dell'8%, hanno avuto una crescita media di circa il 7%. Gli aeroporti minori presentano valori diversi tra loro, ma complessivamente in aumento e in alcuni casi con doppia cifra.
Roma Fiumicino e Milano Malpensa, hanno registrato un aumento, rispettivamente, del 4,7% e del 3,1 per cento. Ottimo il risultato di Roma Ciampino con un incremento del 25,4 per cento.

«La stagione estiva si era aperta con alcuni problemi - ha detto il presidente dell'Enac, Vito Riggio -, soprattutto su Fiumicino, che sono stati superati ottenendo anche un trend di crescita positivo su tutti gli scali principali. Nonostante l'incremento di traffico, il sistema ha generalmente reagito in modo positivo grazie all'impegno che è stato profuso da tutti gli operatori che hanno assicurato, ognuno con il proprio ruolo, il diritto alla mobilità dei cittadini che utilizzano il mezzo aereo, in sicurezza, efficacia e regolarità».

Per Riggio, «l'Italia sta ritrovando una forte attrattività. Si sta consolidando una ripresa soprattutto per quanto riguarda i voli intercontinentali, specialmente su Fiumicino. Non dobbiamo adesso farci trovare impreparati e lavorare già per il prossimo anno. A Fiumicino sono in corso importanti lavori di ammodernamento, Venezia si conferma meta ambitissima e con un livello qualitativo ottimo, mentre gli scali sotto pressione, meridione e isole, hanno retto bene».

Per l'Enac, sullo sviluppo del più importante scalo nazionale le risposte devono arrivare dal Governo. «È indispensabile - continua Riggio - come previsto dal Dpcm del governo Monti del 2013, dare attuazione al raddoppio di Fiumicino. Al 2021, con la conclusione della prima fase di investimenti prevista nel contratto di programma di Aeroporti di Roma, il Leonardo da Vinci avrà una capacità per 55 milioni di passeggeri all'anno. Ma il paese deve decidere, se ci si ferma lì oppure, come hanno fatto scali concorrenti, Istanbul e Madrid Barajas su tutti, se Fiumicino debba avere uno scalo a Nord, collegato, che possa accoglierne 100 milioni di passeggeri».

Il riferimento, ha evidenziato ancora Riggio, è al piano di espansione di Fiumicino Nord (nell'area ex Iri di Maccarese), previsto dalla fase 2 del piano di Adr e recepito, con la stipula del contratto di programma, dal Dpcm dell'allora premier Mario Monti. Adr da circa un mese ha già presentato all'Enac il masterplan dei lavori, ora al primo vaglio dell'Ente nazionale per l'aviazione civile.

«Oggi incontrerò il ministro Delrio - ha proseguito il presidente dell'Enac -. Mi aspetto che il governo Renzi confermi quanto deciso dal Dpcm Monti. Non c'e' un soldo pubblico da spendere, per un totale di investimenti privati fino al 2026 di 10 miliardi di euro. Si tratta di un'opera vitale, anche per l'occupazione, bisogna però lavorare sul collegamento ferroviario dell'Alta velocità e sulla nuova autostrada». Infine un riferimento alle ipotesi avanzate in passato su un terzo aeroporto laziale per i voli low cost: «l'unica opzione possibile, e la identificammo, era a Viterbo, ma il Dpcm Monti, approvando lo sviluppo di Fiumicino Nord, l'ha di fatto cancellata».

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