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Fiumicino/2. Investimenti a 127 milioni nel primo semestre 2015, obiettivo 300 a fine anno

di L.Ser.

Aeroporti di Roma ha cominciato a spingere sull'acceleratore degli investimenti sin dal febbraio scorso. In quel periodo si era tenuto un vertice con l'Enac per elevare il budget degli investimenti da 220 milioni previsti a 350 milioni nel 2015. Ieri il ministro per le Infrastrutture Graziano Del Rio ha aggiornato il budget stimato per il 2015 a oltre 300 milioni.
La semestrale del gruppo Atlantia approvata lunedì mostra che nei primi sei mesi dell'anno la società ha investito 127 milioni: questo implica che per la seconda metà dell'anno circa altri 180 milioni dovrebbero essere spesi.

I fronti di intervento sono sostanzialmente due: l'ammodernamento delle infrastrutture esistenti (edifici, impianti e quant'altro) e la manutenzione straordinaria. E poi c'è lo sviluppo di nuove aree. Tra le pieghe delle nuove opere già annunciate, si potrebbe trovare lo spazio anche per aumentare l'efficienza di alcune zone oggi forse scarsamente utilizzate.

È il caso del Terminal 5, dedicato ai voli sensibili verso destinazioni come Usa e Israele e che si trovano in un'area ad hoc per ragioni di sicurezza. Adesso si sta ragionando sull'opportunità di spostare questi voli, che in realtà non generano volumi giornalieri di traffico elevati, sul Terminal 3 e per convogliare sul Terminal 5 i voli a medio raggio.

Il piano di rilancio dello scalo di Fiumicino - dopo oltre 15 di immobilismo dovuto prima ai problemi legati all'assetto azionario di Adr (prima del 2007 era controllata da Cesare Romiti, le banche e gli australiani di Macquarie) e poi alla mancanza di un piano tariffario per ripagare gli investimenti - è partito nel 2013, con l'entrata in vigore del nuovo contratto di programma. Rispetto ai programmi iniziali, che prevedevano un piano da 540 milioni in tre anni (nel periodo 2012-2014), nella realtà, complice lo slittamento di un anno della partenza del contratto, c'è già stato un incremento di 70 milioni, con investimenti programmati per 610 milioni tra il 2013 e il 2015.

A oggi Adr ne ha già investiti circa 450 milioni.
I lavori eseguiti sinora, oltre all'ammodernamento (anche dei bagni) hanno riguardato il rifacimento della terza pista, che sarà aperta entro fine anno. Gli interventi più significativi per il potenziamento dello scalo, però, cominceranno a vedersi da fine 2016. Per quella data dovrebbe essere finalmente pronto il famoso Molo C, che tra l'altro ha dovuto essere interamente riprogettato e questi progetti sono stati approvati tra la fine del 2014 e quest'anno. L'area è destinata a ospitare i voli extra Schengen, internazionali e intercontinentali: sarà una superfice da 130 mila metri quadrati, con 14 finger, negozi e capacità di imbarco per 5 milioni di passeggeri.

Successivamente sarà ripensato il Terminal 1, destinato ad Alitalia, con una nuovo sistema per lo smistamento bagagli.
Entro il 2019 verrà anche abbattuta un'intera zona del Terminal 2, destinato a sparire. Sorgerà, sempre entro quell'anno, una nuova aerea con negozi (anche qui 14 finger) da 71 mila metri quadrati e con capacità di imbarco per 6 milioni di passeggeri. Tutto meraviglioso; peccato che chi deve partire prima del 2016 il nuovo scalo di Roma deve continuare a immaginarlo con tanta, tanta fantasia.

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